Coppie e presbiteri testimoni di una speranza condivisa. Ufficio Famiglia diocesi di Treviso (coniugi Manuel Zugno e Federica Capizzi con don Tiziano Rossetto).


Sposi e Presbiteri: Insieme per una Chiesa che sia Lievito nel Mondo

don Tiziano Rossetto durante l’incontro on line

Le serate di riflessione che abbiamo vissuto insieme ci hanno lasciato in eredità molto più di una semplice conferenza: sono state un’immersione profonda e sincera nel cuore pulsante della vita ecclesiale, un dialogo aperto sulla relazione tra presbiteri e coppie di sposi. Ringraziamo di cuore i nostri relatori per averci guidato in un percorso che, partendo da esperienze concrete, ci ha scosso dalle nostre certezze e aperto a una visione profetica della comunità cristiana.

Da “Problema” a “Vita da Incontrare”: Il Cambio di Prospettiva

Spesso, tutto parte da una domanda. Ci è stato raccontato come, nel settembre 2020, un percorso formativo unico nella diocesi di Treviso sia nato da un quesito apparentemente tecnico posto da alcuni giovani preti: come comportarsi con le coppie in “nuova unione”? La tentazione era quella di fornire una risposta da “sistema esperto”, un protocollo d’azione per sentirsi più tranquilli.
Invece, si è scelta una via diversa, più profonda. Si è intuito il rischio insito in quella domanda: considerare le persone e le famiglie come un problema da gestire. La riflessione ha spostato il focus: non più cercare una soluzione a un problema, ma creare le condizioni per un incontro autentico. Si è passati da un approccio che ha risposte preconfezionate a un atteggiamento di ascolto condiviso, dove non siamo chiamati a speculare, ma a narrare e ascoltare storie concrete. È in questi incontri che la comunità smette di percepire una situazione come un “problema da risolvere” e inizia a ricevere un “appello evangelico”, riconoscendo che, come ci ricorda Amoris Laetitia, anche le persone in situazioni complesse sono battezzati che hanno “doni e carismi per il bene di tutti”.

I coniugi Zugno durante l’incontro on line

Una Missione Condivisa: La Sinergia dei Sacramenti

Questa postura di ascolto si fonda su una verità teologica profonda, una vera e propria “folgorazione” per molti: la sinergia tra i sacramenti dell’Ordine e del Matrimonio. Come ci hanno ricordato Federica e Manuel, il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1534) dichiara che entrambi sono “ordinati alla salvezza altrui”. La loro essenza si realizza nel servizio.
Questo svela che la missione degli sposi non è secondaria, ma condivide con quella dei sacerdoti lo stesso fine: edificare il popolo di Dio. Entrambe le vocazioni trovano il loro senso ultimo nel dono totale di sé per rivelare l’amore di Dio al mondo, attraverso dinamiche sorprendentemente simili: accoglienza, ascolto, dono e perdono. La famiglia, “piccola chiesa domestica”, diventa così una “palestra di relazioni” e un segno visibile di quella comunione che il sacerdote è chiamato a costruire a livello parrocchiale.

La Sfida della Corresponsabilità

Il passaggio cruciale, la vera sfida emersa con forza, è superare la dinamica del “collaborare” per abbracciare quella del “condividere la responsabilità”. Come ha sottolineato don Tiziano, la vera corresponsabilità si fonda sul riconoscimento reciproco come soggetti ecclesiali animati dallo Spirito Santo. Senza questo, si rimane fermi a un modello di delega.
L’immagine che ha catturato l’essenza del problema è stata quella del “Kallax” di IKEA: una libreria a scomparti dove il presbitero, sentendosi unico responsabile del risultato, cerca di riempire le caselle chiamando i laici a svolgere un compito funzionale a una struttura che non possono mettere in discussione.
La via d’uscita è la sinodalità, non come tecnica, ma come postura strutturale della Chiesa. Significa credere che lo Spirito parla attraverso la sensibilità di tutti e che solo mettendoci in ascolto possiamo discernere cosa significa essere Chiesa oggi.
Gli esempi concreti non sono mancati:

  • La formazione insieme: l’esperienza di Treviso, dove ogni presbitero ha scelto una coppia di sposi per vivere l’intero percorso formativo “alla pari”, imparando l’uno dall’altro a essere Chiesa.
  • Una testimonianza profetica: quella in video di Paolo e Michela, che hanno definito il loro cammino condiviso con un sacerdote nel 2022 come “inaspettato, nuovo e profetico”, affermando che “la Chiesa missionaria ha un assoluto bisogno che i sacerdoti e gli sposi siano insieme”.
  • La vita in parrocchia: la storia di Federica e Manuel che, insieme al loro parroco, hanno sognato e dato vita a un gruppo famiglie, con una partecipazione al Consiglio Pastorale vissuta “a due” come segno ministeriale per l’intera comunità.

Lievito, Mongolfiere e Narrazioni di Bellezza: Immagini per il Futuro

Foto di Aaron Burden su Unsplash

Il nostro cammino ci lascia con domande potenti e immagini evocative. La pastorale familiare è il lievito che fa fermentare tutta la pasta della comunità, o rischia di rimanere uno zucchero a velo decorativo?
Per volare alto, ci è stata donata la metafora della mongolfiera. Ordine e Matrimonio sono le due ali per volare verso il Regno, ma il viaggio si fa insieme, su una mongolfiera. Per decollare, bisogna gettare le zavorre dei pregiudizi e delle vecchie abitudini, e lasciarsi sollevare dal fuoco e dal soffio dello Spirito Santo.
Infine, in un’epoca dominata da racconti pessimistici, abbiamo la responsabilità di coltivare e condividere le narrazioni di bellezza. Come quella del parroco che arrivava in bicicletta a casa di una famiglia per il semplice desiderio di stare insieme, o quella della famiglia che “abitava” la canonica per condividere un pasto. Gesti che nascono quando si smette di “usarsi” e si inizia a “stare uno con l’altro”.
Usciamo da questi incontri con meno certezze e una consapevolezza più profonda. La strada per una Chiesa autenticamente corresponsabile non è semplice e richiede un cambio di mentalità da parte di tutti. Ma, come ci è stato ricordato, “nessuna azione educativa è mai sprecata, solo non sappiamo quando darà frutto”. Siamo chiamati a seminare con fiducia, certi che il Signore farà germogliare ciò che oggi piantiamo con cura e amore.
Grazie ancora a tutti per la preziosa condivisione. E sì, manteniamo la promessa: prima o poi verremo a verificare di persona la bontà del prosecco di Treviso…

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